Sei annoiato, fuori piove, la torta al cioccolato è finita.

Decidi di guardarti un film, un gesto semplice e scontato. Non perché quel film ti piaccia particolarmente, come sottofondo ai tuoi pensieri sarà perfetto. Apri il pc e scrolli, infinite scelte che ti consentono di perdere ancora più tempo.

Ovviamente ti addormenti a metà, ma tanto è solo un film.

Vedere un film è un passatempo, un momento di distrazione a cui non attribuiamo nemmeno troppa importanza. Il ruolo che il cinema ha avuto tra le varie generazioni è cambiato notevolmente. Un po’ come le cravatte: per le occasioni speciali, quelle che necessitano di particolare attenzione e interesse secondo mio nonno, un accessorio qualsiasi per mio cugino. Ovviamente il nonno alla cena di Natale aveva la cravatta, e l’aveva scelta con cura.

The French Dispatch e i giochi di colori di Wes Anderson senza tempo: con cravatta e senza.

Il cinema ha anche subito molti cambiamenti nel corso degli anni: mutamenti che hanno determinato e cambiato la percezione che il pubblico ha e ha avuto riguardo a questo media.

Mentre chiacchieravo con mio nonno mi è sorta una domanda: come deve essere stato vedere i colori al cinema per la prima volta?

Quando ho iniziato ad andare io al cinema i colori c’erano già, era però raro trovarli quindi si, il mio primo approccio al cinema è stato in bianco e nero. Adesso mi sono abituato ai colori, però rendono il tutto meno affascinante: vedere lo schermo monocromatico ti dava un maggiore senso di distanza, come se fosse effettivo che quello che vedevi era una storia finta.

Come era andare al cinema?

Si andava tra amici, per le occasioni: è lì che ho portato la nonna per la prima volta da fidanzati: era un’occasione speciale. Però piano piano i colori sono diventati predominanti, era diventato come vedere delle storie quasi vere, non “cromaticamente finte”. Poi quando avevo io la tua età i film erano diversi, adesso i colori sono troppi, come se fossero troppo carichi, anche i colori che c’erano a miei tempi erano più calmi.

E che cosa preferisci adesso?

Non guardo più molti film adesso, prima avevano un fascino diverso. I colori hanno cambiato il senso un po’, sembrano più veri.

Cosa era per te andare al cinema?

Non era una cosa comune però era diverso da oggi, ci andavamo più per stare con altra gente che per vedere il film. Però i film erano più importanti, come se quelli di adesso non raccontassero davvero qualcosa, almeno non tutti. Oggi i film belli, belli davvero, sono più belli però.

Lo stesso, o perlomeno simile, prodotto filmico può diventare incredibilmente differente in base alle aspettative, al modo e al significato che lo spettatore attribuisce. Così, come per le cravatte, non conta se siano degli anni ‘50 o dell’altro ieri, ma il significato che viene loro attribuito le renderà sempre differenti e più o meno speciali.

Scritto da Erica Piatti