Da una storia vera

Quando il ragazzo che ti piace si ferma a dormire da te l’atmosfera che si crea è la carta vincente: è determinante per decidere il risultato della serata.

Studiando cinema ho nel mio repertorio una serie di film romantici per ogni possibile scenario: notte di fuoco, coccole, gelato alla Bridget Jones, ogni possibile film lo conosco. O meglio pensavo di conoscerlo: ho recentemente scoperto che quando studi o sei un appassionato di cinema e trovi eccitante i piani sequenza di Tarkovskij il concetto di film romantico da prima notte insieme è completamente da rivedere.

Cosa c’è di più romantico di un film sotto le coperte? Rigorosamente accompagnato da una tisana, o meglio dal vino, sotto le coperte pronti per sfruttare il primo piano del bacio più emozionante per fare lo stesso? Nella mia testa era tutto perfetto: considerando le più svariate incongruenze ci saremmo baciati al minuto 35. Ero stata molto diligente nella scelta del film: romantico ma anche abbastanza di nicchia da farmi risultare una persona interessante. Avevo scelto un film di Visconti: Le notti bianche, capolavoro del 1957 tratto dall’omonimo romanzo di Dostoevskij capace di trasportarti in una atmosfera romantica difficile da sperimentare ma assolutamente percettibile grazie alle riprese fenomenali di un artista che è riuscito a trasportare un sentimento tale sul grande schermo. Se non si fosse notato adoro questo film, e come pratico utensile da rimorchio lo ritenevo perfetto. 

Mi ero solo dimenticata che sono una appassionata di cinema. E lui no. 

“Erica ma tu non stai dormendo?” è quello che ho ottenuto al posto del mio bacio. Che poi il bacio è arrivato lo stesso ma come si può non apprezzare un tale capolavoro sull’amore? Sono ancora sconvolta da tutto questo. 

Fortunatamente, o no, non sono l’unica ad aver sperimentato tutto ciò. Chiacchierando con delle amiche (e se sono mie amiche probabilmente hanno i miei gusti in fatto di cinema) abbiamo raccolto una serie di aneddoti quasi imbarazzanti sulle nostre disavventure amorose che i nostri gusti troppo sofisticati e la non colpevole ignoranza dei nostri partner del momento ci hanno regalato. 

Per andare sul sicuro, una mia amica ha optato per trash e pop alla prima serata con un ragazzo, onde evitare situazioni smielate e momenti troppo intellettuali. Room di Wiseau sembrava la scelta adatta ma tutte quelle scene di sesso troppo imbarazzanti invece di scaldare l’atmosfera hanno solo creato ancora più imbarazzo. Consiglio: le scene di sesso sono altamente raccomandate ma non quando ricreano l’atmosfera di un bacio passionale sul piccolo schermo mentre sei in pigiama sul divano in mezzo ai tuoi genitori con un delicato color peperone sul viso.

Continuo a pensare che Le notti bianche sia un capolavoro di romanticismo, ma forse alla prossima serata film con qualcuno nel mio letto sceglierò un film più rilassato, nascondendo la mia irritazione per non stare ammirando sequenze con pochi dialoghi ricche di intensissimi sguardi che ti portano a riflettere sul senso stesso dell’amore e sulla preziosità del momento.

(e se pensate sia un film noioso i vostri gusti romantici, e non i miei, sono un po’ da rivedere)

Scritto da Erica Piatti