Vallə è un progetto culturale,che prevede la realizzazione di una sceneggiatura per un film, scritta da aspiranti scrittori o sceneggiatori. E’ possibile partecipare al bando dal 9 marzo   fino al 26 Aprile.

Ci siamo trovati insieme a Nicolò Bassetti, Pietro Michelini (fondatori del progetto) e Marta Lombardi (responsabile della comunicazione e marketing), per parlare del progetto, in modo da diffonderlo il più possibile fra  gli appassionati di cinema e scrittura. 

Francesca: Come nasce il progetto culturale “Vallə”? Quale esigenza vi ha spinti a porvi come obiettivo quello di voler istituire un ponte di comunicazione, attraverso l’attività narrativa del cinema, fra vecchie e nuove generazioni?

Pietro: L’ idea di “Vallə”  nasce durante un viaggio in treno da Trento a Venezia, insieme a Nicolò, dopo aver dato un’occhiata al “Bando regionale generazioni”. Ci siamo messi a costruire qualcosa, che, per gioco, potesse funzionare come antidoto ai trend negativi della nostra regione. Fra questi, abbiamo notato una grande distanza provinciale, che culmina nelle grandi province del Trentino Alto-Adige, ovvero Trento e Bolzano e la grande incomunicabilità diffusa fra i paesini di una provincia rispetto all’altra. Ciò, secondo il nostro parere, è sicuramente dovuto dalla caratterizzazione del nostro territorio: pieno di valli e montagne, la densità popolare tende a disperdersi in una regione demograficamente molto vasta. Ci siamo inoltre resi conto che vi è una fortissima distanza generazionale, fra i giovani e le persone più anziane. Laddove si potrebbe istituire un dialogo volto alla narrazione, questo non avviene quasi mai, perché non ci sono le strutture o le attività che permettano questo scambio intergenerazionale. Per questo abbiamo deciso di creare noi un fil-rouge che potesse far fronte a questa mancanza, e quale mezzo migliore per noi se non quello del Cinema. Innanzitutto perché è ciò che più appassiona noi del collettivo, ed in secondo luogo, ci sembra il mezzo più adatto attraverso cui poter raccontare storie sperimentando il più possibile.

Francesca: Come e dove si svolgeranno le attività all’interno della residenza artistica? Potranno accedere alla residenza artistica solo i vincitori del bando o anche appassionati che vogliono cimentarsi in quest’esperienza fra natura e cinema?

Nicolò e Pietro: La residenza si terrà principalmente in Trentino Alto-Adige, presso l’hotel Alpen Rose, in provincia di Trento (ci vogliono circa 20 minuti con i mezzi o con la macchina per raggiungere l’hotel dalla città), solo i vincitori  del bando potranno accedere alle attività che si svolgeranno. Durante i dieci giorni,  gli sceneggiatori verranno  a contatto con le storie raccolte per il progetto e in questo lasso di tempo dovranno scrivere una sceneggiatura per un film. In altre parole, i dieci giorni saranno dedicati interamente a ricerca e scrittura. Verranno inoltre fatte anche delle attività di “team- building” per far conoscere le ragazze e i ragazzi fra di loro, di modo da poter unificare il gruppo, rendendo quest’esperienza non solo un’attività col fine ultimo di realizzare un prodotto, ma anche come l’opportunità di tessere nuovi legami, collaborazioni e amicizie.

Francesca: Quali sono i progetti che “Vallə si riserva per il futuro?

Pietro, Marta  e Nicolò: Il primo problema e pensiero va alla fruibilità economica del progetto, in modo che esso possa essere auto-sostenuto, quindi il futuro di Valle è quello di ricercare sponsor che si appassionino al lavoro, di modo da poter realizzare un vero e proprio documentario o film, da proiettare o mandare a festival. Opere prime che non  solo abbiano come trama le sceneggiature scritte durante la residenza, ma anche per divulgare e poter raccontare, sempre attraverso filmati, come è stata quest’esperienza sia per noi che ne siamo i fautori, sia per chi  parteciperà attivamente al progetto. Valle quindi si riserva per il futuro la tosta ambizione di voler lasciare una traccia, una testimonianza, attraverso il mezzo cinematografico.

Francesca: quali sono i vostri gusti cinematografici e  quali tipi di lavori auspicate vengano realizzati durante la residenza? 

Pietro: Da un punto di vista di gusti cinematografici a me piace particolarmente la corrente del Realismo magico, in questo calderone metto dentro anche il cinema di Hayao Myazaki e il magnifico lavoro dello Studio Ghibli. Sono fan di un cinema che si prende i suoi tempi per realizzare un’opera in grande stile. Mi colpisce molto lo stile registico di Simone Bozzelli, regista di Patagonia

Nicolò: Grazie a Pietro ho conosciuto un genere di cinema più underground e punk, il quale mi ha incuriosito molto, vedesi sempre Bozzelli.

Marta: io come gusto personale sono molto appassionata dal cinema francese in particolare sul filone artistico della Nouvelle Vague. 

Marta, Pietro e Nicolò: Dal progetto di Valle, come aspettative dal punto di vista del lavoro di sceneggiatura, speriamo in qualcosa che abbia un ampio respiro, ovvero la capacità di lavorare sull’idea e non sulla grandezza delle idee: la maggior parte dei film a noi più cari nascono da storie molto spesso anonime e abitudinarie. Il fulcro principale sta su come viene raccontata una storia, non sulla storia in sé, ed è proprio su questo che noi vogliamo focalizzarci.

Scritto da Francesca Pascale