“Il povero vecchio signor Swales è stato trovato morto stamane sulla nostra panchina. Evidentemente, così dice il medico, è caduto all’indietro per effetto di uno spavento, perché sul suo volto era stampata un’espressione di terrore e orrore che, han detto gli uomini, li ha fatti rabbrividire.”

Bram Stoker, Dracula.

Martin Landau in una scena del film


In queste settimane mi sono particolarmente appassionata alla lettura di romanzi dell’orrore. Primo fra tutti, quello che più ha fatto breccia nel mio cuore è stato sicuramente Dracula di Bram Stoker. Dopo aver finito il romanzo, ho voluto riguardare qualche vecchio film sul vampirismo: dal terrificante Nosferatu di Murnau, al sensuale Dracula di Francis Ford Coppola , fino all’urbano The Addiction di Abel Ferrara. Gira e rigira negli ultimi due mesi ho visto talmente tante pellicole a tema vampirismo che ci potrei scrivere una tesi di dottorato in merito. Eppure, nonostante l’immenso materiale da cui potrei attingere per scrivere quest’articolo, oggi vi parlerò di un film più insolito: Ed Wood, film in bianco e nero diretto dal regista statunitense Tim Burton. Sia chiaro che tutto l’excursus iniziale che vi ho fatto ha comunque una sua singolare coerenza, cari lettori, rispetto a questa mia scelta: sono infatti incappata in questa pellicola proprio durante il mio periodo di ricerca. Spulciando qua e là fra libri e siti web sono venuta a conoscenza dell’attore rumeno Bela Lugosi, che fino agli anni ‘40 è stato il volto del Conte Dracula, sostituito poi negli anni ‘50  dal celebre Christopher Lee, e che in questo film sará uno dei protagonisti, Nonostante una lunga e ricca carriera, Ed Wood, il protagonista del film interpretato da Johnny Depp, conosce un Lugosi ormai ottantenne, interpretato da Martin Landau, morfinomane, e senza un soldo. La disastrosa condizione sociale porta infatti il grande attore a recitare in film scadenti e mediocri, nella disperata ricerca di racimolare qualcosa e condurre gli ultimi anni della sua vita in maniera dignitosa.  La vicenda narra la travagliata carriera del regista  Ed Wood, uomo sulla trentina con la passione per il travestitismo e i golfini di raso di sua moglie. Aspirante regista di film dell’orrore, si ritroverà a girare pellicole di serie B, fino ad essere acclamato dalla critica statunitense come il peggior regista della storia del cinema. Ed wood è un film biografico che non rispecchia il genere di film dell’orrore, nonostante questo le vicende narrate assumono un tono pressoché terrificante: il protagonista stravolto da una passione sfrenata per il cinema, finisce per rendere la propria di vita terrificante, anziché spaventare il pubblico, che, visti i toni grotteschi e inconsapevolmente parodistici dei suoi film – vedesi i suoi due più celebri Glen or Glenda e Plan 9 from outer space – passa il tempo in sala a farsi grandi risate, anziché farsi drizzare i capelli dalla paura. Tim Burton e il suo incredibile cast, fra cui ricordiamo anche Bill Murray e Sarah Jessica Parker, riescono a ridare dignità a una delle figure più criticate dello star-system Hollywoodiano, evidenziando tutta l’umanità e l’intrisa poesia, purtroppo non compresa al tempo, Come riportato nel manifesto del film: “when it came to making bad movies, Ed Wood was the best”.

Scritto da Francesca Pascale